Il pathos del nascosto. Senso e struttura dell’enigma in Eraclito

Pubblicato in Dall’ombre al chiaro lume. L’enigma e le sue declinazioni nella letteratura, a cura di F. Benvenuti; A. Chiodetti; A. De Blasi; M. Zarantonello, Padova University Press, p. 49-67, 2024

Il presente contributo intende indagare alcuni aspetti dell’enigma in Eraclito.
Punto di partenza dell’intera analisi sono alcune considerazioni iniziali che si basano sulle ricerche di Giorgio Colli per quanto riguarda la Grecia arcaica.
Si è in seguito cercato di fornire una chiave di lettura dell’opera eraclitea, soprattutto rispetto al ruolo giocato dalla nozione di logos. Da questo, nella sua natura olosemantica e intrinsecamente connettiva di significati diversi e distanti, ci si è spostati all’enigma, come esempio emblematico di comunicazione che mostra l’unione dei contraddittori. Ho quindi fornito e discusso la definizione aristotelica dell’enigma. In seguito, sono tornato su Eraclito e ho considerato nel dettaglio i frammenti 10, 93 e 56 DK. Infine, il rapporto tra le teorie di Eraclito e Parmenide è stato preso in considerazione: se da un lato il logos enigmatico di Eraclito tiene insieme le contraddizioni (le cose impossibili), dall’altro Parmenide impone con la violenza della necessità di fare una scelta e introduce nel discorso il principio del terzo escluso.

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